giovedì 9 ottobre 2008

assurdità umane

da affaritaliani.it

Gb/ Vedova si batte per avere un figlio dal marito morto. Ma manca il consenso. E' bufera

Vuole a tutti i costi un figlio. Lo vuole con l'inseminazione artificiale prelavando lo sperma dal marito. Ma quest'ultimo è morto. Una donna di 42 anni in Gran Bretagna ha ingaggiato una strenua battaglia legale per ottenere il permesso: quello di utilizzare lo sperma prelevato dal cadavere del consorte, deceduto inaspettatamente in seguito a un'operazione chirurgica di routine. Il problema è che la legge britannica permette di usare il seme del donatore solo con il suo consenso scritto.
Nel 2007 la donna ottenne il nulla-osta dell'autorità a prelevare il seme del marito. La signora ha spiegato all'Alta Corte di Preston, che ha esaminato il caso, che lei e il marito avevano comunque intenzione di dare alla figlia un fratellino o una sorellina, ma che non avevano pensato di firmare un documento, perchè la morte del consorte è stata improvvisa. "Ho un disperato desiderio di avere un altro figlio", ha detto la vedova, già madre di una bambina. Per questo si è rivolta nei mesi scorsi alla magistratura, chiedendo di poter avere un figlio grazie al seme del marito defunto perché, ha insistito "diritto umano ad avere una famiglia".
Al tribunale di Preston la donna ha insistito sul tasto che suo marito aveva spesso espresso l'intenzione di diventare di nuovo padre e di dare così alla figlia un fratellino o una sorellina. Nel timore di non poter fare il bis la coppia avrebbe anche cercato ad un certo punto il consiglio di un medico specializzato in fecondazione 'in vitrò. Il giudice Charles non ha però trovato convincente e giuridicamente fondata la richiesta della vedova: non gli sembra possibile "rimuovere legalmente lo sperma da un morto che non ha dato in anticipo un esplicito consenso".
I suoi avvocati sostengono che la distruzione dello sperma rappresenterebbe una violazione dei diritti umani. L'ultima parola sul caso spetterà alla Human Fertilisation and Embryology Authority, l'ente nazionale che legifera su questa materia.
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