mercoledì 5 novembre 2008

Obama nuovo presidente degli U.S.A.

da: "il Corriere.it"

CHICAGO - «Se avevate dubbi sulla nostra democrazia, oggi avete avuto la vostra risposta». Sono state le prime parole del prossimo presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, sul palco del Grant Park a Chicago. «Ora il cambiamento è arrivato. Non ci sono Stati blu (democratici, ndr) e Stati rossi (repubblicani, ndr), ci sono gli Stati Uniti d'America». Obama ha poi ringraziato la propria famiglia, il suo vice presidente Joe Biden, e ha reso omaggio allo sconfitto, John McCain, con il quale «lavorerà per rinnovare il Paese». Un ricordo anche alla nonna, deceduta la sera prima.
«UN GOVERNO DEL POPOLO PER IL POPOLO» - «Non era il candidato più probabile per la Casa Bianca. Abbiamo incominciato con pochi soldi e pochi appoggi. La campagna è stata costruita sulle strade, con le persone che hanno donato anche solo 5 dollari, con chi i volontari che si sono sacrificati per dimostrare che in questo Paese si può avere un governo del popolo e per il popolo».
«IL CAMMINO SARÀ DURO» - «Ora dobbiamo affrontare i peggiori pericoli della nostra storia: la crisi economica, la lotta al terrorismo». Vi chiederò di aiutarmi di ricostruire questa nazione: mattone su mattone. Sarò sempre onesto con voi: vi ascolterò, anche se la penseremo diversamente. Il cammino davanti a noi sarà duro e ci sarà bisogno di stare uniti».

lunedì 13 ottobre 2008

"Esplode" corpetto,sposa in topless

"Esplode" corpetto,sposa in topless
Reggio: chiesti 20mila euro di danni
Doveva essere un giorno indimenticabile e così è stato, anche se non proprio come se l'era immaginato. Davanti agli occhi increduli del fotografo e di parenti e amici, una sposa 37enne reggiana è rimasta in topless dopo che il corpetto del suo abito è "esploso" improvvisamente mentre posava per le foto ricordo. Sul banco degli imputati è finita la cerniera del vestito. Ora l'atelier dovrà rispondere a una richiesta danni di 20mila euro.
Tutto è successo appena dopo i saluti di rito sul sagrato, in Liguria, mentre era col marito su una meravigliosa terrazza vista mare. Dietro di loro un panorama mozzafiato, da sogno. Davanti invece il fotografo e tutti gli invitati, muniti di fotocamere digitali per immortalare il grande momento. Qualche battuta, un sorriso, un rumore sordo e poi un click dietro l'altro. Il corpetto dell'abito da sposa esplode letteralmente, lasciando la 37enne raggiante a seno nudo davanti a tutti.
Dopo qualche attimo di imbarazzo, lo shock del momento si trasforma presto in rabbia. Su tutte le furie, sudata e spettinata, la sposa non si dà pace e non riesce a credere a quanto le è accaduto. Prima ripara l'abito con alcune spille da balia, poi promette vendetta, assicurando a tutti di voler rivalersi su chi le ha confezionato il vestito. Detto, fatto, con tanto di richiesta danni.
"La mattina successiva al matrimonio sono andata al negozio e mi sono fatta sentire: all'inizio sono stati gentili e abbiamo rimandato tutto al rientro dal viaggio di nozze. Ma quando sono tornata la musica era già cambiata. Davanti alla mia richiesta di un risarcimento sui 20mila euro, per tutta risposta mi è arrivata una lettera dal loro legale. A questo punto ci ritroveremo in tribunale", ha raccontato la donna a "La Gazzetta di Reggio".
La delusione del resto è stata grande. "Avevo tante aspettative, avevo curato l'ambientazione, volevo far star bene anche i nostri ospiti. Invece è stato tutto un contrattempo. Sono molto delusa - ha spiegato la 37enne -. Subito i fotografi mi hanno dato una grossa mano, ma le spille da balia trovate in fretta e furia erano troppo piccole e non bloccavano il corpetto. Anche la cucitura fatta in hotel non ha retto se non per pochi attimi. A quel punto ho tagliato con le forbici il coprispalle in tulle e con quello ho coperto il fianco, tanto per provare a fare qualche foto. Ma si immagini lei come possono essere venute..."
L'avvocato: "Quell'abito è durato solo un'ora!"Dopo l'amarezza del momento, tra l'atelier e la sposa tira aria di battaglia legale. "La sposa ha subìto un rilevante danno patrimoniale-morale-esistenziale del quale si chiederà integrale risarcimento (20mila euro, ndr) in un'azione civile che stiamo già predisponendo e sarà avviata al più presto", ha spiegato l'avvocatessa Francesca Preite che tutela la professionista rimasta a seno nudo davanti ai suoi invitati. "La domanda sarà fondata sulla responsabilità contrattuale per vizi occulti dell'abito venduto - ha poi aggiunto -. Ma è pur vero che, da un abito da sposa, ci si aspetta che duri almeno un giorno, se non una vita. Questo è durato un'ora sola! Proprio una delle ore più importanti della vita di questa donna che, come tutte, aveva immaginato diversamente questo momento".

venerdì 10 ottobre 2008

Il dizionario della crisi finanziaria

Il dizionario della crisi finanziaria
Da «deflazione» a «hedge fund»: i termini da conoscere per riuscire a orientarsi nell'attuale situazione internazionale
Una rivoluzione non solo economica ma anche linguistica. La caduta delle piazze finanziarie di tutto il mondo ha portato con sé parole che fino a poche settimane fa conoscevano solo gli addetti ai lavori, come subprime, Euribor, bond, rating. Ecco il vocabolario da conoscere per orientarsi:
ASSET: termine inglese che si può tradurre con beni materiali o immateriali di un'impresa.
AZIONI: è un titolo che rappresenta una quota della proprietà di una società (a differenza delle obbligazioni che sono una sorta di prestito). Le azioni vengono quotate in borsa e possono essere nominative o al portatore.
BCE: Banca centrale europea, che ha sede a Francoforte (Germania). Definisce e attua la politica economica e monetaria dell'Unione europea, fissa il tasso ufficiale di sconto che vale per tutti i Paesi membri e garantisce la stabilità dei prezzi. Il presidente è Jean Claude Trichet.
BANCA D'AFFARI: è un istituto di credito che, diversamente delle banche commerciali, non permette depositi, ma offre servizi di alto livello e specula con elevato rischio. Le banche d'affari come Lehman Brothers, Goldman Sachs e Morgan Stanley sono considerate fra le maggiori responsabili dell'attuale crisi finanziaria.
COMMERCIAL PAPERS: sono obbligazioni a breve emesse dalle aziende, finalizzate a coprire necessità di breve periodo. Si tratta in genere di titoli sicuri.
DEFLAZIONE: situazione economica in cui si registrano tassi di inflazione negativi e i prezzi calano.
ECOFIN: l'insieme dei ministri dell'Economia e delle Finanze dei 27 Stati membri dell'Ue. Si riunisce una volta al mese a Bruxelles o a Lussemburgo, e una volta ogni sei mesi nel Paese che in quel momento detiene la presidenza del Consiglio Ue.
EURIBOR: Euro Interbank Offered Rate, è il tasso medio con cui avvengono le transazioni finanziarie in euro tra le grandi banche europee. È stato creato contestualmente all'euro il primo gennaio 1999.
EUROGRUPPO: riunisce i ministri dell'Economia e delle Finanze degli Stati membri dell'Ue che hanno adottato l'euro, attualmente 15. Ha carattere informale e si svolge alla vigilia di una riunione dell'Ecofin; il presidente in carica è il premier lussemburghese Jean-Claude Juncker.
FED: Federal Reserve (Bank), o semplicemente Fed, è la Banca centrale degli Stati Uniti.
HEDGE FUND: fondi di investimento ad alto rendimento e ad alto rischio, nascono negli Stati Uniti negli anni Cinquanta. La legge americana impone che gli investitori abbiano un patrimonio di almeno un milione di dollari o entrate nette per oltre 200.000 dollari e che il numero dei soci non sia superiore a 99. Si stima che vi siano oggi almeno 10.000 fondi hedge nel settore, per un giro d'affari di 2.000 miliardi di dollari.
INDICE DI PATRIMONIALIZZAZIONE: misura percentualmente il finanziamento dell'impresa ottenuto con mezzi propri piuttosto che di terzi. Tanto più elevato è l'indice tanto più l'impresa si autofinanzia e meno ricorre a fonti esterne. Due i principali indici menzionati in questi giorni sulla stampa, relativamente alla patrimonializzazione delle banche: Tier 1 capital e Core tier 1.
INFLAZIONE: crescita del livello dei prezzi che si verifica in modo generalizzato su tutti i prodotti.
NAZIONALIZZAZIONE: passaggio di attività produttive dal settore privato al settore pubblico attraverso provvedimenti di carattere legislativo.
OBBLIGAZIONI: o bond. È un prestito, per una somma e una data determinate, concesso dall'investitore a un emittente che può essere uno Stato (titoli di Stato, come Bot e Cct), un ente pubblico o una società privata. L'obbligazione garantisce un rendimento a chi lo acquista e la restituzione della somma alla scadenza.
RATING: ovvero valutazione. Misura il grado di solvibilità attribuito all'emittente (per esempio uno Stato o un'impresa) da parte di agenzie specializzate, e si traduce in un giudizio sintetico. Le agenzie di rating più importanti sono Moody's, Standard & Poor's e Fitch.
STAGFLAZIONE: combinazione dei termini stagnazione e inflazione: è la situazione nella quale sono insieme presenti sia un aumento generale dei prezzi (inflazione) che una mancanza di crescita dell'economia in termini reali (stagnazione economica).
SUBPRIME: i mutui subprime sono quelli concessi alle persone meno facoltose e perciò con un elevato rischio di mancato rimborso delle rate. Negli Stati Uniti pesano per il 10% del mercato, mentre in Europa, tranne che in Inghilterra, il fenomeno è marginale.
OAS_AD('Bottom1');
(Adnkronos)

giovedì 9 ottobre 2008

assurdità umane

da affaritaliani.it

Gb/ Vedova si batte per avere un figlio dal marito morto. Ma manca il consenso. E' bufera

Vuole a tutti i costi un figlio. Lo vuole con l'inseminazione artificiale prelavando lo sperma dal marito. Ma quest'ultimo è morto. Una donna di 42 anni in Gran Bretagna ha ingaggiato una strenua battaglia legale per ottenere il permesso: quello di utilizzare lo sperma prelevato dal cadavere del consorte, deceduto inaspettatamente in seguito a un'operazione chirurgica di routine. Il problema è che la legge britannica permette di usare il seme del donatore solo con il suo consenso scritto.
Nel 2007 la donna ottenne il nulla-osta dell'autorità a prelevare il seme del marito. La signora ha spiegato all'Alta Corte di Preston, che ha esaminato il caso, che lei e il marito avevano comunque intenzione di dare alla figlia un fratellino o una sorellina, ma che non avevano pensato di firmare un documento, perchè la morte del consorte è stata improvvisa. "Ho un disperato desiderio di avere un altro figlio", ha detto la vedova, già madre di una bambina. Per questo si è rivolta nei mesi scorsi alla magistratura, chiedendo di poter avere un figlio grazie al seme del marito defunto perché, ha insistito "diritto umano ad avere una famiglia".
Al tribunale di Preston la donna ha insistito sul tasto che suo marito aveva spesso espresso l'intenzione di diventare di nuovo padre e di dare così alla figlia un fratellino o una sorellina. Nel timore di non poter fare il bis la coppia avrebbe anche cercato ad un certo punto il consiglio di un medico specializzato in fecondazione 'in vitrò. Il giudice Charles non ha però trovato convincente e giuridicamente fondata la richiesta della vedova: non gli sembra possibile "rimuovere legalmente lo sperma da un morto che non ha dato in anticipo un esplicito consenso".
I suoi avvocati sostengono che la distruzione dello sperma rappresenterebbe una violazione dei diritti umani. L'ultima parola sul caso spetterà alla Human Fertilisation and Embryology Authority, l'ente nazionale che legifera su questa materia.
hideNews('content_109882');

sempre peggio..

Tratto da Repubblica.it


L'istituto di Francoforte avverte nel bollettino mensile che le conseguenzedella crisi sull'economia reale sono maggiori rispetto a quelle stimate
Bce: "Incertezza straordinariapossibile ripresa nel 2009"
"Essenziale che i governi rispettino il patto di stabilità.L'Italia non rispetta gli obiettivi di bilancio"

La sede della Bce a Francoforte
ROMA - Un'incertezza dei mercati straordinaria, una possibile ripresa forse nel 2009 e una situazione che rende, quindi, essenziale il rispetto del patto di stabilità. E' il monito lanciato oggi dalla Bce all'indomani dell'azione coordinata condotta con le altre banche centrali per fronteggiare la crisi finanziaria. Difficile valutazione delle prospettive a breve-medio termine. Con il recente aumento delle turbolenze nei mercati finanziari l'incertezza ha raggiunto un livello "straordinariamente elevato", che "rende difficile una valutazione delle prospettive economiche di breve-medio termine", scrive la Bce nel bollettino mensile, evidenziando che il calo dei prezzi del petrolio e la crescita delle economie emergenti "potrebbero sostenere una graduale ripresa nel corso del 2009". Un mese fa la Bce, pur rilevando rischi al ribasso per la crescita, diceva di attendersi che alla fase attuale di debolezza "faccia seguito una graduale ripresa". Essenziale rispetto patto stabilità. "Data la persistenza incertezza economica è essenziale che i governi rispettino i dettami del Patto di stabilità e crescita e assicurino la sostenibilità delle finanze pubbliche", avverte ancora la Banca Centrale Europea. Conseguenze della crisi più gravi del previsto sull'economia reale. Il Consiglio direttivo ritiene che le prospettive economiche siano soggette a maggiori rischi al ribasso, connessi principalmente a uno scenario di perduranti tensioni nei mercati finanziari con ricadute sull'economia reale più negative di quanto previsto al momento". "E' probabile - si legge ancora nel bollettino - che le recenti pressioni sul sistema bancario statunitense e le turbolenze finanziarie ad esse connesse si ripercuotano sull'economia mondiale".
"Negli ultimi dati trova chiaro riscontro l'indebolimento dell'attività economica dell'area dell'euro". L'Italia non rispetta gli obiettivi di bilancio. In Italia, così come in Portogallo, "il disavanzo strutturale ha registrato una lieve diminuzione nel periodo recente, ma non in misura sufficiente a fornire un margine di sicurezza adeguato rispetto al limite del 3 per cento del Pil". "Quattro paesi dell'area euro - Grecia, Francia, Italia e Portogallo - si distinguono per non essere generalmente riusciti a rispettare le disposizioni del meccanismo preventivo nell'ultimo decennio", evidenzia ancora il bollettino della Bce, riferendosi al meccanismo del Patto di stabilità che imponeva agli Stati membri di perseguire l'obiettivo di medio termine di un saldo di bilancio prossimo al pareggio, o in avanzo. In un capitolo in cui passa in rassegna i dieci anni del Patto, la Bce nota anche che "i livelli molto elevati del debito in rapporto al Pil della Grecia e dell'Italia si sono ridotti solo in misura modesta e deludente nel periodo 1998-2007". Inflazione superiore al livello coerente. Con l'indebolimento della domanda nell'Eurozona, "i rischi per la stabilità dei prezzi sono in qualche misura diminuiti ma non sono venuti meno", avverte la Bce, sottolineando che il livello dell'inflazione "è tuttora preoccupante" e che il tasso sui dodici mesi "dovrebbe mantenersi ben al di sopra del livello coerente con la stabilità dei prezzi per un certo periodo". Una graduale moderazione è prevista "nel corso del 2009". Il Consiglio ribadisce di essere determinato ad assicurare la stabilità dei prezzi nel medio periodo e di voler continuare a seguire con molta attenzione tutti gli sviluppi nel prossimo periodo. (9 ottobre 2008)

martedì 7 ottobre 2008

ESTRAZIONE SUPERENALOTTO DEL 07/10/2008

Anche questa sera nessun 6, nè 5+ per il concorso n. 121 del Superenalotto, che per il 6 metteva in palio più di 74 milioni di euro. La combinazione vincente è composta dai numeri 16, 21, 24, 60, 66, 79, con il numero jolly 82 e il numero SuperStar 44. Per il prossimo concorso, il jackpot a disposizione per il 6 è di 76.800.000 euro.
Le quote
SUPERENALOTTO: Nessun vincitore con punti 6.
Nessun vincitore con punti 5+.
Ai 16 vincitori con punti 5 80.294,07 euro.
Ai 2.936 vincitori con punti 4 437,56 euro.
Ai 128.130 vincitori con punti 3 20,05 euro.
SUPERSTAR: Nessun vincitore con 5.
Agli 11 vincitori con 4 43.756,00 euro.
Ai 465 vincitori con 3 2.005,00 euro.
Ai 7.833 vincitori con 2 100,00 euro.
Ai 54.063 vincitori con 1 10,00 euro.
Ai 122.267 vincitori con 0 5,00 euro.

07/10/2008: pensiero di una crisi finanziaria


da il sole24ore.com

-->
La crisi che ha portato al fallimento di Lehman Brothers, al salvataggio di Aig e delle agenzie di mutui Fannie Mae e Freddie Mac costerà molto al sistema finanziario internazionale in genere e americano in particolare. Circa 1.500 miliardi di dollari in tre anni, 2007-2009, ha pronosticato quest'estate il Nobel dell'economia Joseph Stiglitz. Vede protagonisti alcuni dei prodotti finanziari più complicati fra quanti furono mai inventati, e computerizzati, da mente umana. Tuttavia, è anche una storia semplice.Bisogna partire dalle innovazioni finanziarie di 20 anni fa, e dal mercato, il mercato immobiliare americano soprattutto, di sette-otto anni fa.Il Bollettino dell'Harvard Business School salutava nel 1997 il Nobel a un suo professore, Robert C. Merton, con queste parole: «In effetti, usando la formula di Merton, diventa possibile costruire un portafoglio virtualmente privo di rischi». Detto semplicemente, spalmandoli su così tanti prodotti e soggetti economici da rendere il rischio zero, o quasi. C'è chi, pur apprezzando questi prodotti se usati con prudenza, non ha mai creduto al loro valore taumaturgico. Altri, e sempre più, fra cui le grandi banche di Wall Street, alla fine li presentavano come il toccasana. Il tempo crea assuefazione, se tutto fila liscio. E i derivati, così si chiamano, rendevano ottime commissioni.
Come nasce la bolla immobiliare
Venti anni dopo (il Nobel a Merton e nel '95 a Robert E. Lucas, il vero custode della teoria, arriva alcuni lustri dopo le scoperte matematiche), entra in scena il mercato immobiliare americano.I tassi sono bassi. Con la sicurezza garantita dalle formule per i derivati, e prodotti analoghi, i mutui vengono offerti anche a chi al minimo stormir di fronde potrebbe avere difficoltà a pagare. Non importa, il valore delle case cresce sempre e quindi chi compera oggi guadagnerà domani. E' la corsa al sogno americano. E le commissioni sono laute per chi emette i mutui, per chi lo cartolarizza, cioè li suddivide, mescola e impacchetta in prodotti finanziari da rivendere. Questi prendono le vie del mondo.Il meccanismo si inceppa un 18 mesi fa, e si blocca nell'agosto 2007. I prezzi delle case incominciano a scendere, e presto c'è chi si trova col mutuo che vale più della casa. Qualcuno non paga. Il flusso di denaro necessario a onorare le cedole sui titoli legati all'immobiliare e di cui banche, finanziarie e anche stranieri si sono riempiti (rendevano assai più dei titoli del Tesoro), si prosciuga. Incominciano le perdite. I titoli crollano e diventano spazzatura.
La crisi si allrga a macchia d'olio
Incominciano le crisi, le vendite stracciate. E giù giù fino alla nazionalizzazione di Fannie Mae e Freddie Mac, i due giganti semipubblici che dovevano salvare il mercato dei mutui, e che invece hanno avuto bisogno di essere salvati dal contribuente. E i fallimenti a Wall Street. E le perdite nel sistema bancario internazionale, anche in Europa, per fortuna non forti in Italia. Lehman è stata atterrata, più di tutto, da 80 miliardi di titoli legati ai subprime e che nessuno sa oggi quanto valgono. E non è finita. La nazionalizzazione di Fannie e Freddie ha annientato l'azionariato, dove sono presenti molte banche Usa. Presto sapremo chi resiste alla botta e chi no. E i contraccolpi del fallimento Lehman sono ancora tutti da contabilizzare. Ci saranno altre giornate nere, probabilmente, almeno fino ai primi mesi del 2009. Poi, quando il grosso delle perdite sarà contabilizzato e in qualche modo digerito, si incomincerà a risalire. Non è un '29. Allora il mondo perse la testa. I nazionalismi e le rivalità complicarono maledettamente la crisi. Oggi dovrebbe essere assai diverso. Ma, senza dubbio, costoso come ha dimostrato anche il salvataggio Aig.